I giovani senza lavoro tentano l’iniziativa autonoma. Questa la chiosa, certamente semplicistica, ma non troppo lontana dalla realtà, che si può apporre agli ultimi dati sul numero delle imprese in Italia. L’anno scorso si è concluso con 41.000 imprese in più rispetto al 2015, per una crescita dello 0,7 per cento. A determinare il saldo positivo è il rallentamento delle chiusure, 322.000 nel corso del 2016, mentre le nuove aziende sono più di 363.000. Grazie a questo saldo attivo, il sistema imprenditoriale a fine dicembre arriva a contare circa 6 milioni di aziende registrate. Di queste, una su 10 è guidata da giovani di meno di 35 anni, e proprio agli under 35 si deve il bilancio positivo del 2016; sono infatti 64.000 le imprese giovanili in più, in crescita del 10,2 per cento.
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Saldo positivo, quindi, ma non per tutti gli ambiti di attività. Quasi il 60 per cento delle 41.000 imprese in più registrate nel 2016 opera in soli tre settori: il turismo, il commercio e i servizi alle imprese.
Il più dinamico in termini di crescita imprenditoriale è il comparto della vacanza, in cui si contano 8.829 bar e ristoranti in più rispetto al 2015 (+2,35%) e 2.732 attività di alloggio aggiuntive (+5,3%), con una crescita esponenziale degli affittacamere, bed and breakfast, case ed appartamenti per vacanza: +15,92% la loro variazione, pari a 2.512 imprese in più.
Bene anche per il comparto noleggio e le agenzie di viaggio.